Come riconoscere una carta di credito da una carta di debito?



 Se sei un esercente sicuramente saprai che le commissioni applicate per le transazioni con carta di credito possono essere diverse (e spesso superiori) rispetto a quelle per le carte di debito.  Che solitamente hanno commissioni interbancarie più basse rispetto alle carte di credito, principalmente perché rappresentano un rischio minore di frode o di mancato pagamento. Tuttavia, le carte di credito   (come quelle che offrono punti fedeltà o cashback) possono avere commissioni più elevate a causa dei benefici extra che offrono ai titolari di carte.

Riconoscere una carta di credito da una carta di debito può sembrare complicato, ma ci sono alcuni segnali chiave che ti possono aiutare. Ad esempio, le carte di credito e di debito presentano spesso loghi dei circuiti di pagamento come Visa, MasterCard,. Mentre le American Express sono solo carte di credito. Sebbene entrambi i tipi di carte possano mostrare questi loghi, le carte di debito talvolta includono un ulteriore logo o dicitura specifica per le transazioni di debito (ad esempio, “Debit” sul fronte della carta).

Alcuni terminali di pagamento elettronico (POS) possono rilevare automaticamente se una carta è di credito o di debito non appena la carta viene inserita, passata o avvicinata per la transazione senza contatto. Altri terminali possono richiedere al cliente di scegliere tra “Debito” o “Credito” se la carta supporta entrambe le modalità di transazione.

Le commissioni per le transazioni con carte sono composte da diverse parti:

  1. Commissione Interbancaria: Questa è una quota che l’esercente paga alla banca del cliente (la banca emittente della carta) per ogni transazione. La commissione interbancaria è solitamente una percentuale dell’importo della transazione, più una quota fissa.
  2. Commissione del Circuito di Pagamento: Visa, MasterCard, e altri circuiti di pagamento applicano una commissione per l’uso della loro rete. Anche questa può essere una combinazione di una percentuale sull’importo transato e una quota fissa.
  3. Commissioni dell’Acquirer (la banca dell’esercente): L’acquirer, o la banca commerciante, può applicare proprie commissioni per il servizio di elaborazione delle transazioni. Queste possono includere commissioni mensili fisse, commissioni per transazione, e talvolta commissioni aggiuntive per servizi specifici.

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